Voglio presentarvi anche gli altri progetti che riempiono il mio zaino blu polveroso: là dentro troverete un progetto per le latrine della scuola elementare di Chakama, per un costo di 4.500 euro – e di questo vi ho già parlato nel report “Rolando”. Accanto a questo progetto ne sta nascendo un altro, promosso da Vik, un grande amico blogger con il suo sito Korazym, del quale pure vi ho già parlato nel report “#Anastasiaprogram2023”: l’istituzione di un piccolo fondo cassa per coprire il costo delle medicine d’urgenza per casi di ferite, ustioni e via dicendo. Grazie Vik e viva il sito di Korazym!
NEL SEGUENTE VIDEO POTETE VEDERE IL DONO DEL TELEVISORE, DELLA CHITARRA E DELLO SPECCHIO
Ma ci sono ancora progetti? Bè, sì, un altro ci sarebbe! Vi ricordate la casa della nonna di Anastasia? Per quella ci occorrono 1.500 euro! Poi basta, vero don Gigi? Ma noooooo! Ne ho ancora due: una chitarra per il carcere di Garissa e una televisione per il carcere di Mtangani; per quanto riguarda la televisione, un’idea del costo me la posso fare; per la chitarra, me lo dovreste dire voi! Dunque, riassumiamo i miei polverosi progetti raccolti in Kenya: acqua, musica, medicine, igiene e informazione, che tradotti vogliono dire: tre sistemi di irrigazione per acqua, una chitarra per la musica, delle latrine per i bambini delle scuole elementari di Chakama – per la loro igiene – e una televisione per l’informazione e lo svago dei detenuti della prigione di Mtangani. Chiedo troppo? Perdonatemi, forse stra-parlo per la stanchezza e la profonda ed esaltante gioia di questi giorni di condivisione! Stiamo per atterrare ad Addis Abeba: questo è l’ultimo report che vi spedisco dall’Africa questo ultimo report e vi giuro che non perderò l’aereo per Milano Malpensa! E tu, Annalisa, per i prossimi viaggi aiutami a ricordare le differenze dei fusi orari. Bevo un goccio di caffè dopo un’ottima cena a bordo. Domani sera vi aspetto alla Madonna dei Campi per la Messa di chiusura del viaggio alle ore 17,30: non mancate! Passo e chiudooo.
Dal libro Anastasia #VoltiDiSperanza n.41
I. REGALO DI UNA TELEVISIONE AL CARCERE DI MTANGANI IN KENYA
Grazie a Stefano Maria Paci di SkyTg24 abbiamo potuto comperare un grande televisore per i carcerati
Molto significativo il fatto che un uomo di comunicazione abbia pensato alle informazioni in un carcere ecco il suo bellissimo messaggio whatsapp: Ciao Don. Buon Viaggio di ritorno! Ho appena finito (qui sono le 22.42) di montare una intervista al Cardinale Czerny per il Web, dopo quella fatta in questi giorni per il Tg. E poi leggo te, sporco di polvere e fatica. Come è grande la Chiesa, come un diamante dalle mille sfaccettature e che proprio per questo rimanda luce così affascinante. Leggo te e a me, che faccio televisione e spesso ne sono saturo, colpisce l’idea che dei carcerati, persone come me ma in situazioni cosi faticose come stare in un carcere in Africa, non abbiano nemmeno lo svago di poterla vedere, la televisione. Anche la Tv è come un diamante dalle mille sfaccettature: in questo caso uno schermo che ti tira fuori dal luogo in cui sei, che fa respirare aria diversa, finestra senza sbarre spalancata sul mondo. Quindi se mi dici la cifra che ci vorrà, ti faccio un bonifico, un bonifico di gratitudine per quello che fai. Un caro abbraccio!!!
Stefano
14 marzo 2023
Il 4 aprile 2023 Stefano ha provveduto ad erogare Euro 731 e abbiamo inviato a Jimmy Katana per western union euro831, comprensivi anche del costo della chitarra per il carcere di Garissa, ecco le ricevute
con questi denari Jimmy ha comperato televisore e chitarra ecco la ricevuta della televisione
e poi Jimmy ci ha mandato il video che riguarda il carcere di Mtangani
ai quali ha fatto seguito il ringraziamento di un prigioniero, ecco qui:
II. REGALO DI UNA CHITARRA AI CARCERATI DELLA PRIGIONE DI GARISSA IN KENYA AL CONFINE CON LA SOMALIA
A regalare la chitarra invece ci ha pensato Isabella Crociani di Ravenna
Ed ecco il bellissimo messaggio che mi giunge in Africa da Isabella: Caro Don Gigi.. grazie immensamente x il suo servizio con la fondazione.. ho letto il report sui carcerati, tutto d’un fiato perché mi sono immedesimata li con Lei, con quel caldo terrificante, con quelle condizioni insalubri e quei ragazzi carcerati in un posto ostile.. siamo in tempo di Quaresima e vorrei poter fare un’opera di carità. Ho letto della chitarra e del ragazzo che ha provato a dirlo pensando forse che il quel momento la musica potesse essere più allietante dell’acqua.. in un posto come quello quasi dimenticato da Dio un ragazzo pensa a una chitarra.. Veramente mi viene la vergogna nel cuore per tutto quello che invece ho io dalla vita. Purtroppo non ho un conto corrente che mi dà grandi possibilità.. se nessuno si è fatto avanti o posso essere di aiuto nel contribuire all’acquisto, mi farebbe immensamente felice. Il mio budget arriva con fatica a 100€. Rimango in attesa di una sua risposta e pregherò per Lei e per i ragazzi
🙏🏻Jambooo Gigi ☺️ Isabella Crociani
13 marzo 2023
Isabella fa il bonifico di Euro 100 il 29 marzo 2023 e noi inviamo a Jimmy che ritira il denaro e compera la chitarra, ecco la ricevuta
La chitarra viene poi spedita a Garissa perchè la città è completamente musulmana e le chitarre non si vendono! La chitarra giunge illesa, viste le condizioni di viaggio, al carcere e Suor Josephine ci invia il video della consegna e di alcuni numeri acrobatici dei carcerati
Ed ecco i bellissimi esercizi acrobatici
III. REGALO DI UNO SPECCHIO PER LA PALESTRA DEL CARCERE FEMMINILE DI ACAPULCO IN MESSICO
Veronica Crociani, gemella di Isabella, con il marito il 19 novembre 2022 mi raggiungono in Messico con un messaggio bellissimo. Le donne carcerate avevano chiesto un nuovo specchio per la palestra per compiere i loro allenamenti nel carcere di Las Cruces ad Acapulco.
Ecco il bellissimo messaggio di Veronica in data 19 novembre 2022: Buongiorno Don. posso donare con mio marito lo specchio nel carcere se non ha già trovato qualcuno.ho seguito un po’ in ritardo le sue opere di carità in Messico, davvero un ottimo lavoro 🔝 bravo
Veronica
In data 29 novembre Veronica ed il marito bonificano Euro 300 e noi provvediamo ad inviare alla Caritas di Acapulco per comperare lo specchio. Ecco la ricevuta della Caritas di Acapulco il 2 dicembre 2022
Ecco il video della richiesta di Bianca e Sara carcerate ad Acapulco:
Sonia e Magda ci inviano fotografie della posa dello specchio, con mille cavilli burocratici finalmente lo specchio viene posato ecco le foto
ACQUA DAL LIBRO ANASTASIA VOLTI DI SPERANZA N.41
Il testo che proponiamo è per poter inquadrare meglio i tre microprogetti realizzati
Il volo della sera è tranquillo; sono seduto al posto 27j sul corridoio, vicino a me un giamaicano sonnecchia. Sono due ore il volo da Mombasa ad Addis Abeba. Poi questa notte il lungo salto per l’Italia. Difficile esprimere in parole i sentimenti e le sensazioni che provo. Sono impastato di una stanchezza profonda e al tempo stesso dalla consolazione di aver fatto cose buone in questi 17 giorni di fuoco vissuti con Jimmy, in cui abbiamo percorso più di duemila chilometri: Msabaha, Lango Baya, Chakama, Mambrui sulla costa; poi Bura Tana, Madogo, Garissa ai confini con la Somalia, e infine Mpeketoni nel centro del Kenya: un frullato di chilometri su jeep scassate o in matatu fuori di testa, e poi ancora centinaia di chilometri su moto già piene di chilometri, seduti comodamente in tre e rigorosamente senza casco – perché da queste parti non sanno neppure cosa sia. E non ci siamo lasciati mancare neppure lunghe camminate come quella, di sera, con la piccola Anastasia in braccio, o meglio, sulla schiena. Con Jimmy e padre Julio abbiamo calcolato di avere fatto circa 11 chilometri al giorno, ma questa volta non con le ciabatte, bensì con gli scarponcini che Martina, mia nipote, mi aveva regalato tanti anni fa.
Passeggiate in una natura da incanto, poi nuotate vigorose nelle acque dell’Oceano Indiano… penso di aver perso almeno tre chili, di aver abbrustolito la pelle sotto il forte sole dell’equatore e irritato gli occhi con infinita polvere di sentieri sterrati. Infine, un capolavoro di tatuaggio con l’hennè, regalo delle donne mutilate genitalmente a Madogo. Esha mi aveva promesso che se ne sarebbero andati in cinque giorni ed invece vengo a sapere che i giganteschi fiori sul braccio sinistro scompariranno in non meno di tre settimane… A Bergamo sarà meglio tenere coperto il braccio, anche se comunque a 9 gradi sarà difficile che mi venga voglia di scoprirlo, e probabilmente rimpiangerò le sudate dei 34 gradi quando avrò i piedi congelati!
Scrivo in volo e al polso sinistro vedo il braccialetto che porta inciso il nome di Anastasia, che mi hanno regalato i suoi genitori. Porto in Italia una garza con il suo sangue, ora vicino alla croce di Ismaele, ma a Bergamo troverò certo il modo di sistemare questa reliquia di sofferenza africana che tanto mi ha avvicinato a una piccolina di appena un anno e mezzo!
Perché hai chiamato questo report “Acqua”? Acqua, sì! I miei lettori, che hanno seguito anche il report precedente, hanno realizzato sicuramente che uno dei prossimi progetti riguarda un impianto di irrigazione per i campi nella prigione di Garissa. In realtà, torno a casa con diversi progetti nello zaino. E ora ve li elenco tutti. Tre di essi riguardano l’acqua: oltre a Garissa, anche il carcere di Mtangani e la parrocchia di padre Lukas a Mpeketoni ci hanno chiesto due progetti analoghi. Quella dell’acqua sta diventando davvero una grande emergenza nel mondo, e qui per la prima volta l’ho sperimentata in maniera così radicale. Pensate: in tre aree distinte e lontane – al Nord, al Centro e al Sud – il Paese è martoriato dalla siccità! Anche in Italia si percepisce questo effetto, ma qui la vita agricola e quella dei pastori è seriamente minacciata dalla mancanza cronica di questo elemento prezioso e indispensabile che è l’acqua. Oggi si parla tanto di cambiamento climatico e qui in Kenya ho veramente toccato con mano quanto sia reale e grave. Dove mi hanno chiesto impianti di irrigazione, ho preso in mano zolle pesanti di terra bruciata e secca. Per questo, nel 2023 Fondazione Santina vuole prendere a cuore il tema dell’acqua in Kenya. Sono progetti che possono apparire ridicoli ma nascondono un potenziale enorme! Un generatore di corrente, una grossa pompa per l’acqua, lo scavo di un pozzo costano all’incirca 2.000 euro: ma con questa somma ridicola questi progetti distinti, e senza alcuna interdipendenza di budget, hanno il potere di rendere fertili circa 4 kmq di terra a Garissa, Mtangani e Mpeketoni! Acqua per irrigare e quindi per rendere fertile la terra per umani e animali e così per procurare cibo – vegetale e animale – ai detenuti e contemporaneamente dare loro un lavoro dignitoso. Ecco perché questo report si chiama “Acqua”, perché sto cercando qualcuno che mi dia 2.000 euro per irrigare queste terre! Proprio per questo, e magari per dire grazie, oltre al logo di Fondazione Santina indicheremo il nome della persona, se lo desidera… questo per me è un non-problema: quello che mi interessa è irrigare i campi!
Bene, ma in questo ultimo report dal nome “Acqua” voglio presentarvi anche gli altri progetti che riempiono il mio zaino blu polveroso: là dentro troverete un progetto per le latrine della scuola elementare di Chakama, per un costo di 4.500 euro – e di questo vi ho già parlato nel report “Rolando”. Accanto a questo progetto ne sta nascendo un altro, promosso da Vik, un grande amico blogger con il suo sito Korazym, del quale pure vi ho già parlato nel report “#Anastasiaprogram2023”: l’istituzione di un piccolo fondo cassa per coprire il costo delle medicine d’urgenza per casi di ferite, ustioni e via dicendo. Grazie Vik e viva il sito di Korazym!
Ma ci sono ancora progetti? Bè, sì, un altro ci sarebbe! Vi ricordate la casa della nonna di Anastasia? Per quella ci occorrono 1.500 euro! Poi basta, vero don Gigi? Ma noooooo! Ne ho ancora due: una chitarra per il carcere di Garissa e una televisione per il carcere di Mtangani; per quanto riguarda la televisione, un’idea del costo me la posso fare; per la chitarra, me lo dovreste dire voi! Dunque, riassumiamo i miei polverosi progetti raccolti in Kenya: acqua, musica, medicine, igiene e informazione, che tradotti vogliono dire: tre sistemi di irrigazione per acqua, una chitarra per la musica, delle latrine per i bambini delle scuole elementari di Chakama – per la loro igiene – e una televisione per l’informazione e lo svago dei detenuti della prigione di Mtangani. Chiedo troppo? Perdonatemi, forse stra-parlo per la stanchezza e la profonda ed esaltante gioia di questi giorni di condivisione! Stiamo per atterrare ad Addis Abeba: questo è l’ultimo report che vi spedisco dall’Africa e vi giuro che non perderò l’aereo per Milano Malpensa! E tu, Annalisa, per i prossimi viaggi aiutami a ricordare le differenze dei fusi orari. Bevo un goccio di caffè dopo un’ottima cena a bordo. Domani sera vi aspetto alla Madonna dei Campi per la Messa di chiusura del viaggio alle ore 17,30: non mancate! Passo e chiudooo.