PURTROPPO ETHAN NON CE LA FATTA
Me ne avevano parlato, avevamo valutato, viste tante fotografie….ma trovartelo davanti con quel piede deforme e grande più di cinque volte l’ altro piedino ti ammazza! Tutto diverso, forse perché sono un passionale ed ho bisogno di toccare, palpare, pesare con le mani… Avere tra le mani quel fagotto di carne che fai fatica a considerare un piede ti confonde, ti mette il capogiro. Il primo istinto è quello di togliere lo sguardo mentre la mamma Doris con infinita dolcezza ed attenzione toglie al bambino l’enorme calzino che vela lo scandalo della,deformità. L’enorme alluce si sta infettando da una ferita vicina a quello che è una parvenza di unghia. Faccio forza su me stesso e dolcemente prendo il piede deforme. È pesante, è grande, non ha forma, fa veramente ribrezzo. Ma proprio in quel ribrezzo devo scavare per trovare il significato più vero di questa deformità . L’enorme piedi cattura tutta la mia attenzione per alcuni minuti: lo tengo in mano, provo repulsione, poi invece sono attratto. Tutto il mio sguardo e le mie mani sono rivolte al piede sinistro di Ethan, poi improvvisamente inizio a rendermi conto che anche le dita delle mani sono deformi, due dita sono smisuratamente più grandi delle altre. Il bambino piange, sente dolore al piede e prova paura di me muzungo, uomo bianco, che non ha capito perché c’è l’abbia con il suo piede.Ethan mi guarda ha gli occhi pieni di lacrime, dalle mani deformi finalmente il suo viso sofferente inizia ad essere visibile alla mia mente passionale turbata dall’enorme piede deforme e dalle grandi dita delle due mani. Il volto di Ethan è rigato da grandi lacrimoni. Torno a guardare il piede martoriato da cicatrici di precedenti interventi. Quel piede diviene provocazione, il mondo scarta quel piede, lo considera uno schifo e dunque si prova compassione e con un sonoro POVERINO tutto finisce. Si è conclusa anche la mia visita ad Ethan ed il rischio è quello di trasferire terapeuticamente per me nello scritto quel miscuglio di emozioni e considerazioni che mi sono frullate in testa. No non voglio dimenticare Ethan e la foto del suo piede deforme mi chiede se il metro di misura della mia vita è quello dell’ efficenza, della forza, del potere oppure come dice papa francesco il metro di giudizio deve essere proprio lo scarto. Quel dolcissimo bambino con il suo piedone scandalizza, ma il crocifisso scandalizza di più . Un dio crocifisso non si riesce ad accettare, a meno che attraverso Ethan inizi ad accettare che proprio nella deformità e nella persona sfigurata Dio si manifesta di più, con forza ed evidenza. ‘NOn ha bellezza ne piacere uomo sfigurato che ben conosce il patire” così le scritture ci parlano di Gesù. È proprio il ricordo di questa frase che mi fa esplodere in una forte affermazione interiore… Signore Gesù abbi pietà di me peccatore! Mi morsico la lingua fino a farla sanguinare, mi inginocchio e bacio quel piede, lo bacio dove vi è infezione, lo bacio dove puzza ed il risultato è quello di sentirmi come quando mi confesso il venerdì dal cardinal Comastri. Sento pace nel cuore, sento che quel gesto mi ha purificato la bocca come i tizzoni ardenti sulla bocca dei profeti del l’antico testamento. Quel bambino piccolo e con il volto pieno di lacrime è stato capace di purificare le mie labbra immonde ed il mio cuore impuro. Baciare coloro che il mondo scarta significa baciare Gesù. È per me una grande medicina, dell’ incontro con Ethan in questa sera ricordo solo questa grande pace che ho provato nel dare un bacio alla sua deformità e nel considerarla forza di Dio. Questa giornata africana si conclude in un impasto di stanchezza, sole che mi ha bruciato la testa pelata, polvere e lacrime… Ethan è solo uno dei tanti incontri di questo giorno africano vicino a lui vi è Nekesa ed Albert, vi è Waziri, vi sono intere famiglie con AIDS e poi vi sono i poveri che mangiano gli scarti delle galline : testa, interiora e zampe… Vedere un bambino che succhia le interiora di un polo e che poi le mangia non riesco a descriverlo in questa notte africana , ma c’è l’ho stampato nel cervello è una ferita, una cicatrice che presto esploderà in un nuovo racconto inzuppato di miseria
I. LA LETTERA DEI GENITORI
Da Malindi in Kenya, due genitori poveri e senza risorse ci hanno scritto inviando anche le fotografie in cui si vedono importanti e gravi malformazioni. Tutti ci siamo fatti prendere e commuovere da questa situazione di grande sofferenza. Il bimbo soffre di una malformazione linfatica che interessa il piede sinistro e la manina sinistra, rendendoli grandi e deformi. Il costo iniziale dell’intervento chirurgico è di 100.000 scellini. Spontaneamente sono stati raccolti dei soldi in poco tempo ben 1250 Euro che equivalgono a 125.000 scellini, ecco, come sempre come abbiamo impiegato i denari.
Nella lettera dei genitori si parla della grave malformazione di Ethan, solo uno su 76.000 bambini nasce in questo modo.La povera famiglia non ha soldi per mangiare, entrambi i genitori fanno lavori saltuari con i quali pagano il misero affitto ed un sacco di fagioli al mese.
Ecco la Lettera:
Da Malindi i genitori inviano a noi il preventivo delle spese dell’Ospedale che riproponiamo qui sotto:
che facciamo vedere ai nostri medici che rilasciano questa nota medica:
e da parte nostra, dopo la bella colletta avvenuta anche nel gruppo di Amici di Santina in whathapp inviamo attraverso wester union 1250 Euro con i quali i genitori coprono le spese ospedaliere per intervento chirurgico che si farà nei prossimi mesi. Ecco la ricevuta dell’ospedale:
i genitori di Ethan ci ringraziano con questa lettera:
VI TERREMO INFORMATI SUGLI SVILUPPI DI QUESTA NOSTRA AZIONE
Caterina è rientrata dal Kenya il 7 Gennaio 2016 e ci ha offerto in Face book bellissime foto del nostro bimbo che dovrà affrontare nel mese di marzo l’intervento delicato in un ospedale a Nairobi. Caterina si è interessata molto ad ogni fase dell’intervento del piccolo, coinvolgendo anche un istituto religioso. Vi proponiamo tre fotografie significative della nosta Katy.
CONTRIBUTO DI EURO 600 PER INTERVENTO CHIRURGICO
In seguito alla quattordicesima missione umanitaria in Kenya, il Consiglio Direttivo ha deciso di proporzionare l’aiuto all’intervento chirurgico di Ethan con un contributo alle spese di Euro 600. Si valuterà in futuro la possibilità di inserire il piccolo nel programma di Adozione a distanza dal titolo: Regala un sorriso in Kenya.
Ecco il foglio spese in nostro possesso:
In data 5 aprile 2016 abbiamo provveduto ad inviare in Kenya, attraverso Moneygram Euro 250 che equivalgono a 27591, 13 scellini. Prima della nostra partenza per il Kenya procederemo all’invio della parte restante di Euro 350. Ecco qui la ricevuta dell’Invio.